La fornitura del farmaco Mavenclad (cladribina) nel trattamento della sclerosi multipla

controversie giuridiche e sanitarie in Brasile

Abstract

Il contesto di questo articolo è quello di analizzare le controversie legali e sanitarie che circondano la fornitura di Mavenclad (cladribina) per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente ad alta attività, in particolare all'interno del Sistema Sanitario Unificato brasiliano (SUS) e dei piani assicurativi sanitari. La ricerca si concentra sulla comprensione di come il diritto alla salute sia stato applicato alla luce delle controversie che circondano la fornitura di Mavenclad, nonostante la sua approvazione da parte dell'Anvisa (Agenzia Brasiliana di Regolamentazione Sanitaria) e l'incorporazione nel SUS (Agenzia Brasiliana di Regolamentazione Sanitaria). L'obiettivo generale della ricerca è comprendere i fondamenti legali e sanitari che supportano la fornitura di cladribina in Brasile. Utilizzando come metodo l'analisi documentale e giurisprudenziale, lo studio prende come riferimento la decisione della Corte Superiore di Giustizia (Ingiunzione Preliminare Antecedente n. 359 – PR), che riafferma il diritto di accesso al trattamento prescritto, anche a fronte della presunta assenza del farmaco dall'elenco ANS. I risultati evidenziano la crescente giudiziarizzazione dell'assistenza sanitaria e la rilevanza delle recenti modifiche legislative e normative che ampliano la copertura sanitaria. La conclusione è che l'integrazione della cladribina nel SUS (Sistema Sanitario Unificato) e la conseguente copertura obbligatoria da parte dei piani sanitari privati ​​rappresentano un progresso nella realizzazione del diritto all'assistenza sanitaria, che richiede un'interpretazione più dinamica e tutelante da parte della magistratura.